Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20016 del 26 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20016PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina può sussistere anche in assenza della commissione dei reati-fine, essendo un delitto autonomo, e non richiede necessariamente la consapevolezza e il concorso di tutti i partecipanti nell'esecuzione dei singoli reati strumentali al programma criminoso. La struttura organizzativa e le modalità operative adottate dall'associazione, sfruttando la rete di contatti e risorse di un'attività imprenditoriale, possono integrare il pactum sceleris e il programma criminoso, anche in assenza di una ripartizione paritaria dei profitti illeciti tra i partecipi, attesa la possibile disomogeneità dei ruoli all'interno dell'organizzazione. Ai fini della configurabilità del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è sufficiente la mera agevolazione all'ingresso irregolare, anche attraverso atti preparatori come il possesso di documenti identificativi, senza che sia necessaria la prova della restituzione degli acconti incassati o della consapevolezza dei lavoratori stranieri circa la falsità della documentazione. Il giudizio di cognizione approfondirà le tematiche relative all'unificazione del reato associativo e dei reati-fine, ai fini della valutazione del trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Av. Ro. n. il (OMESSO);

2) Av. Fr. n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 4 gennaio 2010 - Tribunale dell'Aquila;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. BARBARISI Maurizio;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dott. Febbraro Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali;

udito il difensore avv…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.