Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 138 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:138SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di diniego di concessione edilizia in sanatoria, fondato sul parere negativo della competente Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici in ragione dell'incompatibilità dell'intervento abusivo rispetto al vincolo architettonico gravante sull'immobile, deve essere annullato qualora il parere negativo della Soprintendenza venga successivamente annullato in sede giurisdizionale. In tal caso, il comune è tenuto a riesaminare la domanda di condono edilizio e a rilasciare la concessione edilizia in sanatoria, venendo meno il presupposto del diniego originariamente opposto. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di diniego di condono edilizio, fondato su un parere negativo della Soprintendenza successivamente annullato, risulta privo di valido presupposto e deve pertanto essere annullato, con conseguente obbligo per l'amministrazione comunale di riesaminare la domanda di condono e di rilasciare la concessione edilizia in sanatoria. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il rispetto del vincolo architettonico gravante sull'immobile, bilanciando tuttavia tale esigenza con il favor per la regolarizzazione degli abusi edilizi, attraverso il corretto esercizio del potere di condono. L'annullamento del parere negativo della Soprintendenza, quale atto presupposto del diniego comunale, determina la carenza di uno dei presupposti essenziali per il rigetto della domanda di condono, imponendo pertanto all'amministrazione comunale di riesaminare la questione e di adottare un nuovo provvedimento conforme al principio di diritto affermato dalla sentenza.

Sentenza completa

N. 00952/1997
REG.RIC.

N. 00138/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00952/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 952 del 1997, proposto da:
Unifin s.p.a., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Benedetto Graziosi, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo, in Bologna, via dei Mille n. 7/2;

contro

-Comune di Bologna, in persona del Commissario straordinario in carica, rappresentato e difeso dagli avv. Giulia Carestia, Monica Cattoli, con domicilio eletto presso l’ufficio legale comunale, in Bologna, via Oberdan n. 24;
-Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici per l’Emilia Romagna, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello S…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.