Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46347 del 12 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46347PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La diffamazione, quale reato contro l'onore, sussiste quando l'imputato pronuncia una frase che, secondo la valutazione non censurabile dei giudici di merito, risulta avere portata indubbiamente offensiva nei confronti della persona offesa, a prescindere dalla pregressa conoscenza tra le parti. La motivazione della sentenza di condanna, che richiami in modo adeguato le prove testimoniali a sostegno della responsabilità dell'imputato, è sufficiente a integrare il requisito della congruità della pena inflitta, anche in assenza di un riferimento esplicito nella parte motiva, purché tale congruità emerga complessivamente dalla motivazione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/05/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

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