Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18183 del 30 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18183PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale qualificata ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali deve essere fondato su elementi fattuali certi e non su meri sospetti o congetture, essendo necessario un puntuale vaglio critico degli indizi addotti, anche in relazione agli esiti di eventuali procedimenti penali definiti con provvedimenti di archiviazione. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene che tali elementi siano sintomatici dell'appartenenza del proposto ad un'associazione di stampo mafioso e della sua attuale pericolosità sociale, senza poter fondare il proprio convincimento su interpretazioni apodittiche di conversazioni intercettate o su circostanze prive di riscontri oggettivi. Analogamente, la confisca di beni intestati a terzi diversi dal proposto è subordinata alla rigorosa dimostrazione della disponibilità effettiva di tali beni in capo al soggetto proposto, non potendosi presumere tale requisito sulla base di meri indizi di sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati. Il giudice è pertanto tenuto a valutare attentamente la documentazione prodotta dalla difesa a giustificazione della provenienza lecita delle risorse impiegate per l'acquisto e la ristrutturazione degli immobili, nonché del saldo del conto corrente sottoposto a confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 35/2010 CORTE APPELLO di SALERNO, del 08/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

lette le conclusioni del PG Dott. Izzo G. il quale ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso ed il rigetto della questione di legittimita' costituzionale.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto pronunciato in data 12 marzo 2012 la Corte di Appello di Saler…

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