Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13664 del 6 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13664PEN

Massima

Il possesso e la divulgazione di materiale pedopornografico attraverso l'utilizzo consapevole di programmi di condivisione peer-to-peer, come eMule, integrano il reato di cui all'art. 600-ter c.p., in quanto configurano la volontà consapevole di mettere a disposizione di una platea indeterminata di utenti il materiale illecito detenuto, senza che sia necessario l'accertamento del concreto pericolo di diffusione. In tali casi, la misura cautelare della custodia in carcere può essere ritenuta adeguata e proporzionata, in quanto l'applicazione degli arresti domiciliari presso l'abitazione di un congiunto non garantirebbe un effettivo controllo sulla possibilità di reiterazione del reato, data la facilità di reperimento e l'ampia diffusione dei mezzi informatici utilizzabili per la condivisione di materiale illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. GENTILE Andrea - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filipp - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 2031/19 del Tribunale di Palermo del 25 ottobre 2019;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;
sentito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, il quale ha concluso il rigetto del ricorso;
sentita, altresi', per il ricorrente, l'avv.ssa (OMISSIS), del foro di Roma, in sostituzione dell'avv. (OMI…

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