Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 3179 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:3179SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza che ha dichiarato inammissibile l'istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica per interventi realizzati in assenza di autorizzazione, ha affermato che l'art. 167, comma 4, lett. a), del d.lgs. n. 42/2004 consente l'accertamento di compatibilità paesaggistica solo per i lavori che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati. Pertanto, qualora gli interventi abusivi abbiano comportato incrementi di superficie abitabile e volumetria, l'istanza di sanatoria è inammissibile, a prescindere dalla valutazione di compatibilità paesaggistica, in quanto la norma pone un requisito preliminare tassativo per l'accesso a tale procedimento. Tale previsione normativa, che esclude la possibilità di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria per le opere determinanti aumenti di superfici utili o volumi, è ritenuta proporzionata e ragionevole alla luce della preminente esigenza di tutela del paesaggio, valore costituzionalmente protetto, rispetto al diritto di proprietà, che può subire limitazioni per assicurarne la "funzione sociale". Inoltre, il giudizio di compatibilità paesaggistica costituisce un atto dovuto una volta accertata l'esistenza dell'aumento volumetrico, senza che l'amministrazione debba fornire una motivazione rafforzata. Infine, la ricerca di soluzioni alternative alla rimessione in pristino, prevista dall'art. 17 del d.p.r. n. 31/2017, è subordinata alla riconducibilità delle opere a quelle suscettibili di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 167, comma 4, del d.lgs. n. 42/2004.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/12/2023

N. 03179/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00853/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 853 del 2020, proposto da
Co.Gi.Gre s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, e ((omissis))ù, rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio ((omissis)) in Milano, viale Elvezia n. 12;

contro

Città Metropolitana di Milano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio ((o…

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