Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35903 del 8 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35903PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione di un provvedimento cautelare, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, il quale ha il compito di apprezzare in modo autonomo e logicamente argomentato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, sulla base di un'analisi complessiva degli elementi probatori acquisiti. Il sindacato di legittimità è, infatti, limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali posti a fondamento della decisione. Pertanto, il provvedimento cautelare che risulti adeguatamente motivato, senza vizi logici o contraddizioni, non può essere censurato in sede di legittimità per una mera diversa valutazione degli stessi elementi probatori da parte del ricorrente. Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria, deve dare conto in modo puntuale e analitico degli elementi probatori più significativi, senza limitarsi a una mera catalogazione riepilogativa, e può legittimamente disattendere la versione alternativa offerta dalla difesa qualora risulti irrimediabilmente confliggente con il complessivo quadro indiziario. Analogamente, nell'esaminare la sussistenza delle esigenze cautelari, il giudice di merito può fondare il proprio convincimento su elementi concreti e attuali, quali le modalità professionali dell'attività di spaccio e il profilo personologico dell'indagato, senza che il sindacato di legittimità possa sostituire a tale valutazione una diversa ricostruzione della personalità del prevenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/05/2019 del Tribunale di Ancona, sezione riesame.
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORGI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CESQUI Elisabetta che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il Difensore, avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSIS) ch…

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