Il Comune, in qualità di ente proprietario della strada, è legittimato a esercitare il potere di vigilanza e repressione degli impianti pubblicitari abusivi, anche mediante l'adozione di provvedimenti di rimozione, indipendentemente dalla natura pubblica o privata dell'area su cui sono installati. Tale potere è attribuito al Responsabile dell'Ufficio Tributi, in quanto funzionario designato per l'esercizio delle attività organizzative e gestionali dell'imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, senza che ciò comporti un'indebita invasione di competenze dell'Ufficio Tecnico. La presentazione di una denuncia di inizio attività (DIA) ai sensi dell'art. 23 del D.P.R. 380/2001 per l'installazione di un manufatto edilizio a scopo pubblicitario non esime il privato dall'obbligo di munirsi di specifica autorizzazione per l'esercizio dell'attività pubblicitaria, in conformità alle previsioni del regolamento comunale. L'assenza di tale autorizzazione legittima l'adozione di provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di rimozione dell'impianto e la contestazione della violazione dell'art. 23, comma 4, del Codice della Strada, indipendentemente dal fatto che il manufatto sia stato realizzato in conformità alla normativa edilizia.