Il termine perentorio di 90 giorni previsto dall'art. 159 del d.lgs. n. 42 del 2004 per l'esercizio del potere di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza decorre dalla ricezione della documentazione completa necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica dell'intervento, e non dalla ricezione della sola autorizzazione rilasciata dal Comune. Pertanto, qualora la Soprintendenza ritenga necessario richiedere integrazioni istruttorie, il termine di 90 giorni si prolunga di ulteriori 30 giorni a decorrere dal ricevimento della documentazione integrativa richiesta, senza che ciò possa considerarsi un ingiustificato aggravamento del procedimento, purché le richieste siano funzionali all'esame della compatibilità paesaggistica e non pretestuose, dilatorie o tardive. Il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica adottato oltre il termine complessivo di 90 giorni, calcolato secondo tali criteri, è da ritenersi tardivo e, pertanto, illegittimo.