Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26190 del 23 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26190PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti non può essere desunta dalla mera commissione di singoli episodi di detenzione e spaccio di droga, ma richiede che tali condotte, per le loro connotazioni, attestino un ruolo specifico della persona, funzionale all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, espressione non occasionale dell'adesione al sodalizio criminoso e alle sue sorti, con la coscienza e volontà dell'autore di farne parte e di contribuire al suo illecito sviluppo. La semplice esistenza di contatti e rapporti, anche frequenti, con il capo dell'organizzazione criminale, non è di per sé sufficiente a dimostrare la partecipazione all'associazione, dovendosi accertare elementi più pregnanti che comprovino il ruolo attivo e consapevole dell'indagato nell'ambito del sodalizio, non potendosi escludere che tali condotte possano costituire forme di concorso all'attività di spaccio e traffico di stupefacenti organizzata dal capo dell'associazione. Inoltre, la motivazione deve essere adeguata e puntuale anche in relazione a tutti i reati contestati, senza omettere di esaminare e valutare specificamente ciascuna imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Pa. St. , nato a (OMESSO);

2) Ag. Cl. , nato a (OMESSO);

contro l'ordinanza del 18 febbraio 2009 emessa dal Tribunale di Roma;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio;

udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito l'avvocato D'Aloi…

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