Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4035 del 29 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4035PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, deve tenere conto di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza limitarsi a una mera riproposizione della tesi difensiva, e motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene attendibili le dichiarazioni della parte offesa e gli altri elementi indizianti, anche in presenza di contestazioni da parte dell'indagato. Inoltre, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, il giudice deve considerare sia il pericolo di reiterazione del reato che quello di inquinamento probatorio, tenendo conto anche della gravità dei reati contestati e della possibilità di applicare misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, in presenza di incensuratezza dell'indagato. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere adeguata e proporzionata alle esigenze cautelari, senza limitarsi a considerazioni generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BE. AN. nata il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 23/04/2009 del Tribunale di Bari;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO

Con ordinanza del 23/04/2009, il Tribunale del Riesame di Bar…

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