Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7131 del 24 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7131PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.) si configura quando i prodotti posti in vendita, pur recando all'esterno i segni distintivi originali di un determinato marchio, presentano in realtà caratteristiche tecniche e funzionali profondamente diverse da quelle del prodotto autentico, in modo tale da indurre in errore il consumatore sull'origine, la qualità o la provenienza del bene. Ciò si verifica anche nel caso in cui il prodotto sia stato oggetto di manomissione e modifica dei componenti hardware e software, così da renderlo incompatibile con il sistema operativo e le funzionalità originarie del marchio, nonostante l'apparenza esterna rimanga invariata. La riqualificazione del fatto da reato di contraffazione (art. 474 c.p.) a reato di vendita con segni mendaci non determina una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza, in quanto il nucleo fattuale contestato rimane immutato e la difesa ha avuto la possibilità di esercitare pienamente i propri diritti. Il carattere sussidiario dell'art. 517 c.p. rispetto all'art. 474 c.p. comporta che tale fattispecie trovi applicazione ogni qualvolta l'attività decettiva non si concretizzi in una contraffazione materiale del marchio, ma nell'immissione in commercio di prodotti che, pur recando segni distintivi genuini, siano comunque idonei a trarre in inganno l'acquirente sulla loro effettiva origine, qualità o provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 13.3.2019 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Donatella Galterio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Filippi Paola, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 13.3.2019 la Corte di Ap…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.