Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3982 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3982PEN

Massima

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Il tentato omicidio mediante l'utilizzo di un'arma da taglio, caratterizzato da una pluralità di colpi sferrati alla schiena della vittima, di cui alcuni penetranti e potenzialmente letali, integra il dolo alternativo di uccidere o di ledere, escludendo l'applicabilità della scriminante della legittima difesa in presenza di una evidente sproporzione tra l'offesa subita e la reazione difensiva. La consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 359 c.p.p., avente ad oggetto l'esame delle lesioni già in fase di guarigione, non richiede il contraddittorio di cui all'art. 360 c.p.p. in quanto non riguarda una res soggetta a modificazione, essendo basata principalmente sulla documentazione clinica acquisita. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione circa la necessità di disporre una perizia, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata, come nel caso in cui gli elementi probatori già acquisiti risultino sufficienti per la formulazione del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2091/2012 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 19/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAGI RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MURA Antonio, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO…

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