Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31683 del 29 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31683PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 442, comma primo-bis, cod. proc. pen., per contrasto con gli artt. 3 e 111, commi secondo, terzo e quinto, Cost., nella parte in cui consente, nel giudizio abbreviato, l'utilizzabilità delle indagini difensive anche in difetto del consenso del P.M., poiché il diritto di quest'ultimo al contraddittorio può essere assicurato disponendo un congruo differimento dell'udienza, onde consentire lo svolgimento delle contro-investigazioni suppletive eventualmente necessarie, ovvero attivando - anche su sollecitazione dello stesso P.M. - i poteri officiosi di cui all'art. 441, comma quinto, cod. proc. pen., per le necessarie integrazioni probatorie. (V. Corte cost. n. 115 del 2001, n. 57 del 2005 e n. 245 del 2005, n. 16 del 1994). (Dichiara inammissibile, Gip Trib. Macerata, 2 Maggio 2007).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Gianni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata;

contro la sentenza del 2 maggio 2007 emessa dal G.u.p. del Tribunale di Macerata;

nel procedimento a carico di:

Re. An., nata a (OMESSO);

visti gli atti, la sentenza denunciata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. Enrico Delehaye, che ha chiesto di convertire il ricorso in appello o, in subordine, rimettere …

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