Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24147 del 16 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24147PEN

Massima

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La revoca della sospensione condizionale della pena, ai sensi dell'art. 168 c.p., comma 1, n. 2, presuppone che la nuova condanna per delitto commesso anteriormente alla concessione del beneficio sia divenuta irrevocabile prima del passaggio in giudicato della sentenza che ha concesso la sospensione e prima della scadenza del termine di durata della stessa. Tuttavia, ove la nuova condanna, pur essendo intervenuta successivamente, comporti il superamento dei limiti di pena stabiliti dall'art. 163 c.p., il giudice deve valutare la ricorrenza dei presupposti per l'applicazione dell'art. 168 c.p., comma 3, che legittima la revoca del beneficio anche in assenza dei requisiti di cui al comma 1, n. 2. In tal caso, il giudice deve procedere ad un nuovo esame, verificando la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 168 c.p., comma 3, per disporre la revoca della sospensione condizionale della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 197/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPRIOGLIO ((omissis));

lette le conclusioni del PG che ha chiesto di rigettare il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 2.7.2010 la corte d'appello di Milano, in veste di giudice dell'esecuzione, revocava il beneficio della sosp…

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