Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1783 del 15 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:1783PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso in atto pubblico, di cui agli artt. 110, 117 e 479 c.p., sussiste anche quando l'attestazione non veritiera riguarda i presupposti di fatto della realtà documentata, in relazione ai quali va effettuato il giudizio sulla concreta offensività della condotta nei confronti del bene giuridico tutelato della fede pubblica. Pertanto, l'infedele attestazione da parte del pubblico ufficiale (notaio) della legittima titolarità del diritto di proprietà in capo al disponente, sulla base di una falsa rappresentazione della realtà fornita dai concorrenti, integra il reato di falso ideologico, a prescindere dalla effettiva conoscibilità della natura demaniale dei beni oggetto di donazione. L'elemento soggettivo del reato può essere desunto dalle concrete circostanze e modalità esecutive dell'azione criminosa, attraverso le quali è possibile risalire alla sfera intellettiva e volitiva del soggetto, dimostrando la sua cosciente volontà e rappresentazione degli elementi oggettivi del reato. Inoltre, il concorso di persone nel reato non richiede la prova di un previo concerto tra i concorrenti, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia agito per una finalità unitaria con la consapevolezza del ruolo svolto dagli altri e con la volontà di agire in comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere Rel.

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Di.An. nato a N il (Omissis)
Di.Do. nato a C il (Omissis)
avverso la sentenza del 13/01/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore NICOLA LETTIERI
che ha concluso chiedendo
Il Procuratore Generale si riporta alla requisitoria in atti e conclude per l'inammissibilità dei ricorsi.
udito il difensore
L'avvocato GI. GR. si riporta ai motivi …

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