L'annullamento dell'aggiudicazione definitiva di una gara pubblica, anche dopo la stipula del contratto, è possibile solo in presenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, adeguatamente motivato, che giustifichi il sacrificio del diritto dell'aggiudicatario. La mera contestazione di altre imprese partecipanti o la valutazione di congruità dell'offerta, senza contraddittorio con l'aggiudicatario, non costituiscono motivazione sufficiente per revocare l'aggiudicazione già perfezionata. In tali casi, l'aggiudicatario ha diritto al risarcimento del danno per l'interesse negativo, ovvero delle spese sostenute per partecipare alla gara e predisporre l'adempimento, nonché di una somma pari al 10% del valore del contratto aggiudicato alla ditta controinteressata, oltre agli interessi legali e al maggior danno ai sensi dell'art. 1224 c.c. L'Amministrazione è tenuta a proporre all'aggiudicatario il risarcimento del danno entro 60 giorni dalla notifica o comunicazione della sentenza.