Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34831 del 20 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34831PEN

Massima

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Il dolo di omicidio sussiste quando l'agente, pur non avendo come finalità primaria quella di uccidere, agisce nella lucida consapevolezza che il suo comportamento possa determinare l'evento morte, senza che rilevi la mera intenzione di infliggere lesioni. La circostanza attenuante della provocazione richiede lo stato d'ira dell'agente, che non può essere desunto dalla mera sproporzione tra il fatto ingiusto altrui e la reazione, essendo necessario accertare un nesso di causalità tra il fatto provocante e la reazione violenta. Ai fini della responsabilità penale, è irrilevante stabilire quale dei concorrenti abbia materialmente inflitto le coltellate letali, essendo sufficiente che ciascuno abbia apportato un contributo causale all'azione omicida, anche solo bloccando e tenendo ferma la vittima. La scriminante della legittima difesa è esclusa quando l'aggressore, pur ferito, non rappresenta più un pericolo incombente per l'agente, il quale dispone di mezzi di difesa sproporzionati rispetto alla minaccia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/06/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Russo Carmine;
udito il PG, Zacco Franca, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
uditi i difensori degli imputati (avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) e (OMISSIS); avv. (OMISSIS) per (OMISSIS)) che hanno insistito per l'acco…

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