Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3733 del 23 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:3733PEN

Massima

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Il concetto di "appartenenza" ad un'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione, si distingue da quello di "partecipazione" al reato di associazione mafiosa. L'appartenenza è comprensiva di ogni comportamento che, pur non integrando gli estremi del reato, sia comunque espressione di condotte funzionali alla realizzazione degli interessi dei poteri della criminalità organizzata e costituisca una sorta di terreno favorevole permeato di cultura mafiosa. Pertanto, per l'applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali previste dalla legge, è sufficiente la dimostrazione di elementi fattuali concreti che, pur risultando inidonei ad integrare gli estremi del reato di partecipazione ad associazione mafiosa, siano comunque espressione di una pericolosità sociale qualificata del proposto, desumibile anche da una mera responsabilità penale a titolo di concorso eventuale nel reato associativo, ovvero dall'assoluzione nel processo penale per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. La durata della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, fissata discrezionalmente dal giudice di merito in considerazione della gravità e della durata dell'accertata appartenenza del proposto all'associazione mafiosa, nonché della sua posizione all'interno del sodalizio criminale e della natura delle attività dallo stesso svolte, non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata. Parimenti, la confisca dei beni, anche se formalmente intestati a terzi, è legittima ove il proposto non sia in grado di giustificarne la legittima provenienza, trattandosi di beni dal valore sproporzionato rispetto al suo reddito e alle sue attività economiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del 06/12/2011 della Corte di appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Ercole Aprile;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso domandando l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con il decreto sopra indicato la Corte di appe…

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