Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12475 del 20 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12475PEN

Massima

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La prescrizione dei reati, quale causa estintiva dell'azione penale, opera anche quando le censure formulate con gli altri motivi di impugnazione non appaiono connotate da manifesta infondatezza, in quanto il decorso del termine massimo stabilito dalla legge per la consumazione dei reati contestati prevale sulle eventuali violazioni di natura procedurale o di diritto di difesa, determinando l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che la prescrizione, quale causa di estinzione del reato, costituisce una causa di improcedibilità dell'azione penale che preclude ogni ulteriore accertamento nel merito, anche in presenza di vizi processuali o di violazioni del diritto di difesa, in quanto il decorso del tempo stabilito dalla legge per la consumazione del reato fa venir meno l'interesse pubblico alla punizione del fatto, prevalendo sulla necessità di garantire il giusto processo e il diritto di difesa dell'imputato. Tale principio si applica in tutti i casi in cui, come nella fattispecie, sia maturata la prescrizione del reato, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle altre censure dedotte con i motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/06/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito (inammissibilita' del ricorso).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 20.6.2006 la corte d'appello di Caltanissetta confermava l…

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