Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5484 del 6 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5484PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale diversa da quella incriminatrice, ma incidente sulla commisurazione del trattamento sanzionatorio, comporta la necessità di rideterminare la pena da parte del giudice dell'esecuzione, anche quando sia intervenuta una sentenza irrevocabile di condanna, al fine di ricondurre la pena a legalità, superando il limite del giudicato. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui l'illegalità della misura della pena applicata discenda dalla sopravvenienza di una pronuncia della Corte Costituzionale che abbia dichiarato l'illegittimità di norme che avevano uniformato e inasprito il trattamento sanzionatorio previsto per i reati riguardanti le cosiddette "droghe leggere" a quello previsto per i reati concernenti le "droghe pesanti". In tali ipotesi, il giudice dell'esecuzione, in caso di mancato accordo delle parti, deve procedere autonomamente alla rideterminazione della pena, alla luce della più favorevole cornice edittale ripristinata dalla pronuncia di incostituzionalità. Tale potere di rideterminazione della pena da parte del giudice dell'esecuzione trova il suo fondamento nel principio di legalità della pena, il quale esige che il trattamento sanzionatorio determinato dal giudice della cognizione in base a una norma successivamente dichiarata incostituzionale sia ricondotto a legalità, mediante la rimozione degli effetti ancora in corso che derivino dalla sentenza irrevocabile di condanna fondata, sia pure parzialmente, sulla norma invalida.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 211/2015 GIP TRIBUNALE di VICENZA, del 16/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
lette le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio, il quale ha chiesto di annullare con rinvio l'impugnato provvedimento.
RITENUTO IN FATTO
- che il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza, in funzione di giudice dell'esecuzione, con il provvedimento indicato in …

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