Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33157 del 23 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33157PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di somme di denaro e titoli di credito è legittimo quando il giudice, sulla base di una motivazione che descrive in modo sintetico ma esaustivo i fatti illeciti ipotizzati e l'inerenza o pertinenzialità dei beni sequestrati all'accertamento di tali ipotesi di reato, ritenga che il sequestro sia utile alla ricostruzione dei fatti e ad evitare la dispersione della prova documentale acquisita. Il giudice non è tenuto ad accogliere le generiche giustificazioni addotte dall'indagato circa la provenienza e l'impiego delle somme occultate, quando tali giustificazioni non siano adeguatamente comprovate. Il ricorso per cassazione contro l'ordinanza di convalida del sequestro è ammesso solo per violazione di legge o per vizi della motivazione così radicali da renderla inidonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domeni - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 143/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 29/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Geraci Vincenzo per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso contro l'ordinanza del Tribunale di Catania con la quale e' st…

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