Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36720 del 8 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36720PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti si configura quando tra i singoli partecipi esiste una durevole comunanza di scopo, costituita dall'interesse ad immettere sostanza stupefacente sul mercato del consumo, a prescindere dalla diversità degli scopi personali e degli utili che i singoli partecipi, fornitori ed acquirenti, si propongono di ottenere dallo svolgimento della complessiva attività criminale. L'accordo associativo deve creare un vincolo permanente a causa della consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio e di partecipare, con contributo causale, alla realizzazione di un duraturo programma criminale, anche se non è necessario che le successive condotte delittuose dei singoli, ivi compreso il commercio, siano compiute in nome e per conto dell'associazione, essendo sufficiente che rientrino nel predetto programma. L'elemento organizzativo, pur non essendo un'esclusiva dei reati associativi, deve essere valutato non solo nel suo aspetto statico, ma soprattutto nella sua dimensione dinamica, dimostrativa dell'esistenza di una "affectio societatis" destinata a perpetuarsi nel tempo e che sopravvive al singolo episodio criminoso. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente un'organizzazione minima, la cui ricerca è essenzialmente diretta a provare, attraverso dati sintomatici, l'esistenza dell'accordo indeterminato a commettere più delitti, in cui il reato associativo di per sé si concreta. Inoltre, la ripetuta commissione, in concorso con i partecipi al sodalizio criminoso, di reati-fine integra, di per sé, gravi, precisi e concordanti indizi in ordine alla partecipazione al reato associativo, superabili solo con la prova contraria che il contributo fornito non è dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. Infine, anche il coinvolgimento in un solo reato-fine può integrare l'elemento oggettivo della partecipazione, laddove le connotazioni della condotta dell'agente, consapevolmente servitosi dell'organizzazione per commettere il fatto, ne rivelino, secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico in funzione delle dinamiche operative e della crescita criminale dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato in (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugn…

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