Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33728 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33728PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando il male prospettato dalla condotta dell'agente si presenta come irresistibile e coartante della volontà della vittima, piegandola e costringendola a consegnare il denaro o altro bene per evitare il danno minacciato, a differenza del reato di truffa in cui la minaccia, pur influendo sul processo di formazione della volontà della vittima, non ha capacità coercitiva tale da piegarla irresistibilmente. Pertanto, ai fini della distinzione tra i due reati, rileva la concreta efficacia coercitiva della minaccia, valutata ex ante e indipendentemente dalla effettiva realizzabilità del male prospettato, dovendo accertarsi se la volontà della vittima risulti semplicemente manipolata o irresistibilmente coartata. Inoltre, la partecipazione al reato associativo di cui all'art. 416 c.p. può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali le conversazioni intercettate e i ruoli ricoperti dai singoli concorrenti, senza che sia necessaria la prova diretta dell'adesione dell'imputato ad un programma criminoso determinato, essendo sufficiente la dimostrazione del suo contributo consapevole e volontario al raggiungimento degli scopi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. ALMA Marco Maria - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 2467/2016 in data 05/12/2016 del Tribunale di Catania in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA Marco Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricors…

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