Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2405 del 20 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2405PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando sussistono elementi indiziari gravi, precisi e concordanti che dimostrino l'esistenza di un accordo preventivo tra più soggetti finalizzato alla realizzazione di una sistematica e continuativa attività di traffico di sostanze stupefacenti, con una struttura organizzativa articolata in diverse articolazioni territoriali, ruoli e compiti definiti tra i partecipi, nonché modalità operative volte a eludere l'attività investigativa. Tali elementi possono desumersi dalle risultanze delle intercettazioni, dai contatti e incontri tra gli indagati, dalla capacità di rifornire un numero indeterminato di assuntori attraverso l'impiego di più canali di approvvigionamento e di numerosi spacciatori, dall'utilizzo di strutture e mezzi funzionali all'esercizio dell'attività di spaccio, dalla cospicua entità dei guadagni ricavati e dal loro versamento in una cassa comune, nonché dalla coordinazione delle attività tra i diversi sodali, anche attraverso figure intermedie preposte al recupero dei crediti. Ai fini della configurabilità del reato associativo, inoltre, è sufficiente che l'indagato abbia assunto un ruolo apicale di organizzatore e promotore dell'attività delittuosa, coordinando l'operato degli altri partecipi e provvedendo all'approvvigionamento degli stupefacenti e alla riscossione dei relativi proventi, senza che sia necessaria la sua partecipazione diretta a singoli episodi di spaccio. La sussistenza delle esigenze cautelari, in tali casi, può desumersi dalla gravità dei fatti, dalla loro reiterata commissione e dal ruolo di vertice assunto all'interno del sodalizio, a prescindere dall'emersione di specifici elementi dimostrativi dell'utilizzo della propria dimora o di altro domicilio per la realizzazione dell'attività di spaccio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 18/05/2021 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere De Amicis Gaetano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Ceniccola Elisabetta, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso; udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso, anche su delega dell'Avv. (OMISSIS), chiedendo …

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