Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5577 del 4 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5577PEN

Massima

Massima ufficiale
La minaccia cosiddetta condizionata non è punibile se il soggetto agisce al solo scopo di prevenire un'azione illecita del soggetto passivo rappresentandogli quale reazione deriverebbe dalla prosecuzione del suo comportamento e, quindi, non con l'intento di limitare la libertà morale del medesimo. (In motivazione, la Corte ha precisato che i presupposti di tale fattispecie sono costituiti da una condotta illecita del soggetto passivo e da un rapporto di proporzione fra questa e la reazione prospettata, che deve essere strettamente funzionale alla dissuasione della controparte dal proprio atteggiamento).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 25/05/2012 del Tribunale di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con la sentenza impugnata veniva confermata la sentenza del Giudice di pac…

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