Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3473 del 27 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3473PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale, prevista dalla legge n. 575 del 1965, è equiparabile alla misura di prevenzione di cui all'art. 1 della legge n. 1423 del 1956, sicché la violazione della sorveglianza speciale, ai sensi dell'art. 9, comma 1, della legge n. 1423 del 1956, come sostituito dall'art. 23 del d.l. n. 356 del 1992, è punibile indipendentemente dalla specifica normativa applicabile al soggetto sottoposto alla misura di prevenzione. Inoltre, la sospensione della misura di prevenzione a seguito di un arresto non richiede una nuova formalità di "risottoposizione" alla misura, in quanto la sua riviviscenza al venir meno della condizione sospensiva è automatica, non necessitando di un nuovo provvedimento formale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Po. Sa. n. il (OMESSO);

avverso la sentenza 4 marzo 2009 - Corte di Appello di Bari;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Dr. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. - Con sentenza in data 4 marzo 2009, depositata in cancelleria il 22 aprile 2009, la Corte di Appello di Bari, in parziale r…

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