Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26874 del 12 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26874PEN

Massima

Il reato di truffa si consuma nel momento in cui si realizza il danno effettivo per la persona offesa, anche qualora il comportamento fraudolento del reo si sia protratto nel tempo. Il ricorrente che invochi la prescrizione del reato, assumendo per la prima volta in sede di legittimità che la data di consumazione è antecedente rispetto a quella contestata, ha l'onere di fornire elementi incontrovertibili, idonei da soli a confermare tale circostanza e non smentiti né smentibili da altri elementi di prova acquisiti al processo. In mancanza di tali elementi, la Corte di cassazione deve rimanere ancorata al termine ultimo indicato nell'imputazione, ai fini della valutazione della prescrizione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. SGADARI G - est. Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanue - Consigliere

Dott. SARACO Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/11/2020 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni scritte del difensore del ricorrente, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUT…

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