Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45535 del 9 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45535PEN

Massima

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Il reato di diffamazione a mezzo stampa, pur essendo punito con la sola pena pecuniaria, è suscettibile di impugnazione con appello da parte dell'imputato, qualora la sentenza di condanna disponga anche statuizioni civili, come il risarcimento del danno in favore della parte civile e la rifusione delle spese processuali. Ciò in virtù del principio per cui l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale estende i suoi effetti anche alle statuizioni civili accessorie, rendendo appellabile l'intera sentenza, a prescindere dalla natura della sanzione penale inflitta. Tale interpretazione, fondata sull'articolo 574, comma 4, del codice di procedura penale, mira a garantire all'imputato un più ampio diritto di difesa, consentendogli di impugnare unitariamente tutti i capi della sentenza che lo riguardano, anche quelli di natura civilistica. Essa si pone altresì in linea con il principio di economia processuale, evitando la frammentazione dei mezzi di impugnazione e la duplicazione dei giudizi. La Corte di Cassazione, nel qualificare come appello l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace, ha così affermato un orientamento giurisprudenziale consolidato, volto a tutelare in modo effettivo il diritto di difesa dell'imputato e a realizzare una più efficiente amministrazione della giustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. IACOBELLIS Marcello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. CL. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/02/2008 GIUDICE DI PACE di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. IACOBELLIS MARCELLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' condanna alle spese e alla cassa delle ammende.

SVOLGIMENTO DEL PROCESS…

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