Il contributo di autonoma sistemazione, introdotto a seguito di eventi calamitosi, è un beneficio di natura eccezionale e temporanea, la cui erogazione è subordinata all'esistenza di uno stato di emergenza e alla previsione espressa del relativo potere concessorio da parte dell'Autorità competente. Pertanto, cessato lo stato di emergenza e non essendo stata ulteriormente autorizzata l'erogazione di tale contributo, il suo beneficiario non può pretenderne il ripristino sulla base della propria situazione di indigenza o di particolari condizioni personali, in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta. Analogamente, la responsabilità risarcitoria della Pubblica Amministrazione per il ritardo nell'esecuzione di lavori di ricostruzione post-sisma o per l'esecuzione di opere senza il previo consenso del proprietario, deve essere adeguatamente provata dal ricorrente in termini di sussistenza degli elementi costitutivi dell'illecito aquiliano, senza che possa essere desunta in via presuntiva dal mero decorso del tempo o da generiche allegazioni.