Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41115 del 12 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41115PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale può essere desunta dalla valutazione complessiva degli elementi probatori, anche quando essi siano costituiti da intercettazioni e documentazione acquisita, senza che sia necessaria una puntuale motivazione in ordine a ciascun singolo elemento, purché la motivazione sia logica, lineare e coerente con il contenuto del fascicolo processuale. In particolare, la reiterazione di condotte illecite strutturalmente identiche, che vedono coinvolti i medesimi soggetti, anche con il supporto di soggetti intranei alla pubblica amministrazione, può fondare il giudizio di gravità indiziaria in relazione a fattispecie associative e di truffa aggravata ai danni dello Stato, anche in assenza di specifici sopralluoghi o valutazioni tecniche, quando tali elementi siano comunque desumibili dalla documentazione acquisita e dalle intercettazioni. Inoltre, il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale non va equiparato all'imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato, ma indica la continuità del "periculum libertatis" nella sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato, ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto della effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Infine, la motivazione del provvedimento che dispone una misura cautelare personale deve essere adeguata anche in relazione alla scelta della specifica misura applicata, dando conto della sua proporzionalità e adeguatezza rispetto alle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. FILIPPINI S. - Consigliere

Dott. TUTINELLI - rel. Consigliere

Dott. MONACO M.M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/02/2021 del TRIB. LIBERTA' di POTENZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO TUTINELLI;
sentite le conclusioni del PG DOMENICO SECCIA che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per quanto riguarda gli articoli 476 e 479 per intervenuta prescrizione e inammissibilita' nel resto del ricorso.
Il difensore presente si e' riportato ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, il Tribu…

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