Consiglio di Stato sentenza n. 834 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:834SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che l'edificazione abusiva di un manufatto in area sottoposta a vincolo paesaggistico inibisce la possibilità di ottenere il condono edilizio, anche qualora siano state presentate istanze di condono e siano pendenti i relativi giudizi di impugnazione. Ciò in quanto il vincolo paesaggistico costituisce un ostacolo insuperabile al rilascio della sanatoria, non essendo sufficiente la mera presentazione dell'istanza di condono o la pendenza del relativo contenzioso. L'amministrazione, pertanto, è legittimata a ordinare la demolizione dell'opera abusiva, non essendo tenuta a riesaminare l'istanza di condono, atteso che l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo non costituisce un atto dovuto, ma discrezionale. Inoltre, la non definitività delle sentenze che hanno respinto le precedenti istanze di condono e la pendenza del relativo riesame non impediscono all'amministrazione di procedere all'ingiunzione di demolizione, in quanto tali circostanze non incidono sulla sussistenza del vincolo paesaggistico che, di per sé, osta al rilascio della sanatoria. In definitiva, la realizzazione di un manufatto in area vincolata, in assenza del necessario titolo edilizio, legittima l'amministrazione a ordinarne la demolizione, a prescindere dall'esito dei giudizi pendenti in materia di condono edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2023

N. 00834/2023REG.PROV.COLL.

N. 05685/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5685 del 2016, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo ((omissis)) in Roma, via Nomentana 263;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’((omissis)), con domicilio eletto presso lo ((omissis)), in Roma, via ((omissis)) n. 8;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione staccata di Latina, n. -OMISSIS-/2015, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in …

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