Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5693 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:5693SENT

Massima

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La sospensione dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio del commercio su aree pubbliche in forma itinerante, quale sanzione accessoria, richiede la previa contestazione di una grave violazione delle relative disposizioni normative, la cui sussistenza deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione procedente. La mera sosta per un breve lasso di tempo, in assenza di clienti, non integra di per sé una violazione di particolare gravità tale da giustificare l'applicazione della sanzione della sospensione, in assenza di una puntuale e congrua motivazione che ne dimostri la proporzionalità e la ragionevolezza rispetto alla condotta contestata. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la sospensione dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, quale sanzione accessoria, presuppone la previa contestazione di una grave violazione delle relative disposizioni normative, la cui sussistenza deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione procedente. Una sosta di breve durata, in assenza di clienti, non integra di per sé una violazione di particolare gravità, in assenza di una puntuale e congrua motivazione che ne dimostri la proporzionalità e la ragionevolezza rispetto alla condotta contestata. La massima evidenzia come la sospensione dell'autorizzazione amministrativa per l'esercizio del commercio su aree pubbliche debba essere adeguatamente motivata dall'amministrazione, in relazione alla gravità della violazione accertata, senza che una mera sosta di breve durata, in assenza di clienti, possa di per sé integrare una violazione di particolare gravità tale da giustificare l'applicazione di tale sanzione accessoria. Il principio di diritto espresso è volto a garantire il rispetto dei canoni di proporzionalità e ragionevolezza nell'esercizio del potere sanzionatorio da parte della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/05/2019

N. 05693/2019 REG.PROV.COLL.

N. 02429/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2429 del 2019, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Giustizia, Pec Registri;

contro

Citta' di Viterbo - IV Settore - Servizio Sviluppo Economico e Statistica non costituito in giudizio;

per l'annullamento

annullamento, previa sospensiva, dell'ordinanza del dirigente n. 558 del 27.11.2018, con cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia esecutiva per n. 20 giorni dell'Autorizzazione Amministrativa n. 57 del 12.07.2003, rilasciata dal Comune di Vasanello al ricorrente.

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