Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2328 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:2328SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, a prescindere dal tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, non essendo concepibile il consolidarsi di un affidamento meritevole di tutela per il semplice decorso del tempo. L'onere di provare la corrispondenza tra le opere oggetto della domanda di sanatoria e quelle ritenute abusive grava sul privato, il quale deve fornire inconfutabili elementi probatori circa l'epoca di realizzazione dei manufatti. In assenza di tale prova, le opere aggiuntive devono considerarsi abusive, con la conseguente legittimità del provvedimento sanzionatorio. La sanzione demolitoria ha natura oggettiva e ripristinatoria, colpendo il bene abusivo indipendentemente dall'individuazione del soggetto responsabile, che può essere individuato nel proprietario in quanto titolare del potere di rimozione concreta dell'abuso. L'esistenza di vincoli paesaggistici e ambientali sull'area interessata dagli interventi abusivi rende di per sé prevalente l'interesse pubblico su quello privato, rendendo superflua una specifica motivazione circa la sussistenza di un interesse pubblico attuale alla demolizione. La mancata comunicazione di avvio del procedimento, ove anche dovuta, costituisce mera irregolarità non invalidante, trattandosi di provvedimento vincolato e dovuto per l'amministrazione. Infine, l'ingiunzione di demolizione rappresenta la prima e obbligatoria fase del procedimento repressivo, a prescindere da eventuali difficoltà tecniche in sede esecutiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2019

N. 02328/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01684/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1684 del 2018, proposto da:
Esposito Raffaella, rappresentata e difesa dall’avv. Enrico Romano presso il cui studio domicilia in Napoli alla Via Egiziaca a Pizzofalcone n. 87, con i seguenti recapiti ai fini delle comunicazioni di cui all’art. 136 c.p.a.: fax, 081 18570375; PEC, [email protected];

contro

Comune di Massa di Somma, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Giulia Abbate, con il quale domicilia in Napoli al Corso Vittorio Emanuele n. 115, presso lo studio legale Associato Aleni con i seguenti recapiti ai fini delle comunicazioni di cui all’art.…

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