Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41298 del 22 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41298PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti in quantità superiore al fabbisogno personale, anche in assenza di elementi diretti di cessione a terzi, può integrare il reato di detenzione finalizzata allo spaccio, in considerazione di fattori quali la quantità, la qualità e la frequenza degli acquisti, nonché le modalità e il contesto della detenzione. L'onere di provare l'esclusiva destinazione della sostanza al consumo personale grava sull'imputato, il quale deve fornire elementi idonei a superare il ragionevole dubbio sulla finalità di cessione, non essendo sufficiente la mera allegazione di un uso personale eccessivo e spasmodico. I parametri per distinguere la detenzione per uso personale da quella finalizzata allo spaccio sono la quantità della sostanza, la sua qualità e composizione, il reddito e il nucleo familiare del detentore, nonché la disponibilità di strumenti per il confezionamento delle dosi, senza che il superamento delle soglie di detenibilità previste dalla legge determini automaticamente la punibilità per spaccio, potendo tale circostanza essere superata dalla prova contraria fornita dall'imputato. La valutazione della prova in ordine alla finalità della detenzione rientra nel giudizio di fatto riservato ai giudici di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLINI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FO. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa in data 12/12/2006 dalla Corte di Appello di Milano;

visti gli atti e letti il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G. dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore del ricorrente, avv. ((omissis)) che ha insistito pe…

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