Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45030 del 19 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45030PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso non richiede necessariamente un preventivo accordo formale tra gli associati, essendo sufficiente che questi, anche in assenza di un espresso patto, siano consapevoli di operare in modo da fornire vicendevole ausilio per l'attuazione del programma criminoso, attraverso una struttura organizzativa, anche se rudimentale, idonea a perseguire il fine comune. La prova del delitto associativo può desumersi dalle modalità esecutive, dalla ripetizione e dall'uniformità dei reati-scopo, dai contatti tra gli autori e dalla loro condotta protratta nel tempo. Ai fini della valutazione dei gravi indizi di colpevolezza in sede cautelare, il giudice è tenuto a esaminare complessivamente gli elementi probatori, anche alla luce delle deduzioni difensive, verificandone la capacità dimostrativa e la univocità, senza che ciò si traduca in una ricerca di certezza di responsabilità, ma in una valutazione prognostica della tenuta del quadro indiziario in vista di possibili successive acquisizioni e dell'esito del contraddittorio. Il giudizio di legittimità non può sostituirsi a tale valutazione di merito, limitandosi a verificare la logicità e la congruità della motivazione adottata dal giudice del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 296/2012 Trib. Liberta' di Reggio Calabria, del 13.04.2012.

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SABEONE Gerardo;

sentite le conclusioni del PG Dr. Aniello Roberto che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 13 aprile 2012 il Tribunale del ri…

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