Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48139 del 3 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48139PEN

Massima

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La mancata notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello, in violazione dell'art. 161, comma 4, c.p.p., comporta l'annullamento della sentenza impugnata e il rinvio del processo alla Corte d'appello competente per il nuovo giudizio, al fine di garantire il rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, essenziali per l'esercizio del diritto di impugnazione. Il giudice di legittimità, nel verificare la regolarità del procedimento, deve assicurare che le parti siano state messe in condizione di partecipare al giudizio di appello, attraverso la rituale convocazione, a pena di nullità della pronuncia. Il rispetto delle formalità di citazione e notifica costituisce, infatti, un presupposto indefettibile per la validità del processo, in quanto strumentale alla realizzazione del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, che rappresentano garanzie fondamentali del giusto processo, sancite dall'art. 111 della Costituzione e dall'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. La Corte di cassazione, pertanto, nel verificare la regolarità del procedimento, deve annullare la sentenza impugnata e rinviare il processo alla Corte d'appello competente, affinché sia assicurato il rispetto di tali principi costituzionali e convenzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Ancona, sezione penale, in data 29.3.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 18.1.2005, il Tribunale di Pesaro dic…

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