Il provvedimento di revoca di una licenza per la gestione di un istituto di investigazioni private, adottato dall'Amministrazione competente a seguito di accertati abusi da parte del beneficiario nell'esercizio dell'attività autorizzata, è legittimo e conforme ai principi di legalità e buon andamento dell'azione amministrativa, in quanto l'Amministrazione è tenuta a vigilare sull'attività autorizzata e a revocare la relativa licenza qualora emergano comportamenti illeciti o abusivi da parte del titolare. La revoca della licenza, in tali casi, rappresenta uno strumento di tutela dell'interesse pubblico sotteso al rilascio dell'autorizzazione, volto a garantire il corretto esercizio dell'attività e a sanzionare eventuali condotte devianti del beneficiario. L'Amministrazione, pertanto, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può legittimamente revocare la licenza per investigazioni private in presenza di accertati abusi o irregolarità nell'esercizio dell'attività, al fine di assicurare il rispetto della legalità e della correttezza nell'esercizio di funzioni di rilevante interesse pubblico. La revoca, in tali ipotesi, non costituisce una mera sanzione, ma rappresenta piuttosto uno strumento di autotutela amministrativa volto a tutelare l'interesse pubblico sotteso al rilascio dell'autorizzazione, in conformità ai principi di legalità, buon andamento e imparzialità che devono informare l'azione della Pubblica Amministrazione.