Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 34331 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34331PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione della sospensione condizionale della pena, non ha l'obbligo di esaminare tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., potendo limitarsi a considerare quelli ritenuti prevalenti in senso ostativo, tra cui i precedenti giudiziari dell'imputato, anche se risalenti nel tempo. Tuttavia, il giudice deve comunque valutare la complessiva situazione personale dell'imputato, come le sue precarie condizioni psicofisiche, al fine di esprimere una prognosi sul suo futuro comportamento ai sensi dell'art. 163 c.p. Pertanto, il diniego della sospensione condizionale della pena è legittimo qualora il giudice, pur avendo riconosciuto le circostanze attenuanti generiche, ritenga che i precedenti penali dell'imputato, unitamente alle sue condizioni personali, non consentano di formulare una prognosi favorevole sul suo futuro comportamento, impedendo così la concessione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/09/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MIGNOLO Olga, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano, in parziale riforma della sentenza resa nei confronti di (OMISSIS) dal Tribunale d…

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