Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 662 del 2011

ECLI:IT:TARPE:2011:662SENT

Massima

Il provvedimento amministrativo di chiusura di un pubblico esercizio commerciale può essere dichiarato improcedibile qualora il titolare del ricorso rinunci alla sua coltivazione, non avendo più alcun interesse alla sua prosecuzione. In tal caso, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, ma deve limitarsi a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Le spese di giudizio, in considerazione della particolare situazione, possono essere compensate tra le parti. Il principio di economia processuale impone al giudice di non pronunciarsi ulteriormente su questioni divenute prive di interesse per il ricorrente, evitando così un inutile dispendio di attività giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 00113/2009
REG.RIC.

N. 00662/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00113/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 113 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Pescara, via Pesaro, 41;

contro

Il Comune di Pescara, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune;
Comune di Pescara - Urbanistica -Servizio Suap-;
la Questura di Pescara -Polizia Amministrativa - Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato de L’Aquila, domiciliata per legge in L'Aquila, via Buccio di Ranallo C/…

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