Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38437 del 3 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:38437PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, costituzionalmente garantito, consente ai giornalisti di sottoporre a commento e valutazione, anche aspri e ironici, gli atti e i comportamenti degli uomini politici, purché la notizia riportata sia vera, l'interesse pubblico alla sua conoscenza sia evidente e l'esposizione, pur dura e pungente, rispetti i limiti della continenza espressiva. La critica giornalistica, anche se fortemente negativa, non integra il reato di diffamazione quando si mantiene entro tali confini, essendo essa funzionale alla dialettica democratica e alla formazione di un'opinione pubblica consapevole. Pertanto, la pubblicazione di articoli che, con toni ironici e talvolta sprezzanti, denunciano presunte situazioni di privilegio di esponenti politici, come l'ottenimento in deroga di autorizzazioni per la realizzazione di manufatti funerari in cimiteri prestigiosi, non costituisce reato di diffamazione, purché i fatti esposti siano veritieri e l'interesse pubblico alla loro conoscenza sia evidente, essendo la critica giornalistica legittimamente esercitata entro i limiti del diritto di cronaca e di critica politica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4962/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 14/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del dott. MURA Antonio, che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata in accogli…

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