Il Comune ha l'obbligo di pronunciarsi espressamente sull'istanza presentata dal ricorrente, volta alla conclusione del procedimento amministrativo relativo allo schema di accordo transattivo per la definizione bonaria del giudizio pendente innanzi al TAR. Tale obbligo sussiste in capo all'Amministrazione in virtù del principio di buona amministrazione e del dovere di concludere il procedimento entro un termine ragionevole, a tutela dell'interesse del privato alla definizione della controversia. Decorso inutilmente il termine assegnato al Comune per provvedere, il Prefetto di Salerno, quale commissario ad acta, è legittimato a sostituirsi all'Amministrazione inadempiente, al fine di adottare il provvedimento dovuto, con addebito dei relativi costi a carico del Comune resistente. Il mancato esercizio del potere decisorio da parte dell'Amministrazione, nonostante la pendenza di un accordo transattivo già raggiunto tra le parti, integra un'ipotesi di silenzio inadempimento sanzionabile in sede giurisdizionale, in applicazione dell'art. 31 del Codice del processo amministrativo.