Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24759 del 1 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24759PEN

Massima

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Il procedimento di prevenzione è autonomo e distinto dal processo penale, pertanto la successiva assoluzione nel processo penale non è sufficiente a far venir meno la legittimità della misura di prevenzione precedentemente disposta. Il giudice del procedimento di prevenzione può valutare autonomamente gli elementi probatori e indiziari, anche se tratti da altri procedimenti, purché dia conto in motivazione delle ragioni per cui li ritiene sintomatici dell'attuale pericolosità sociale del proposto. L'illiceità della provenienza dei fondi originari utilizzati per l'acquisto del bene confiscato e l'irrilevanza di eventuali successivi interventi di terzi per il pagamento di ratei di mutuo, rimangono elementi sufficienti a sostenere la legittimità della confisca, anche in assenza di una condanna penale definitiva. L'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al processo penale comporta che il mero richiamo alla pronuncia assolutoria nel processo penale non sia di per sé sufficiente a far venir meno la misura di prevenzione, in assenza di nuovi elementi specifici che ne smentiscano i presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/04/2017 della CORTE APPELLO di MILANO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CATERINA MAZZITELLI;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen. Dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza, emessa in data 28/04/2017, la Corte d'Appello di Milano dichiarava l'inammissibil…

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