Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41190 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41190PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di una diretta partecipazione dell'indagato alle attività criminose, qualora emergano elementi che dimostrino il suo inserimento organico nel sodalizio, il suo ruolo di organizzatore e la prosecuzione del vincolo associativo anche dopo precedenti condanne per il medesimo reato. La valutazione del giudice circa il contenuto delle conversazioni intercettate, anche quando il linguaggio utilizzato sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto rimessa alla sua discrezionalità, purché logicamente motivata. In tema di applicazione di misure cautelari per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, vige una doppia presunzione, relativa quanto alla sussistenza delle esigenze cautelari ed assoluta con riguardo all'adeguatezza della misura carceraria, sicché il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei pericula libertatis, ma deve soltanto apprezzare l'eventuale sussistenza di segnali di rescissione del legame dell'indagato col sodalizio criminale tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione, in mancanza dei quali trova applicazione in via obbligatoria la sola misura della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 967/2017 del Tribunale della liberta' di Catanzaro del 13/07/2017;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO Aldo;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott.ssa CARDIA Delia, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza dell'11/07/…

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