Cassazione penale Sez. III sentenza n. 32887 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32887PEN

Massima

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Il giudice può negare il beneficio della sospensione condizionale della pena anche in presenza di circostanze attenuanti generiche, qualora ritenga, sulla base di una valutazione discrezionale e non censurabile in sede di legittimità, che il condannato non offra sufficienti garanzie di astensione da futuri reati, in ragione dell'incertezza circa la sua effettiva età e della mancanza di elementi che dimostrino il suo inserimento nel contesto sociale e lavorativo. L'istituto della sospensione condizionale della pena, infatti, è caratterizzato da un ampio margine di discrezionalità del giudice, il cui esercizio è sindacabile in Cassazione solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. Il giudice, pertanto, nel formulare il giudizio prognostico richiesto dall'art. 164 c.p., non è obbligato a considerare tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p., ma può limitarsi a valorizzare quelli ritenuti prevalenti ai fini della decisione, sia per negare che per concedere il beneficio. Inoltre, non sussiste alcuna incompatibilità logica tra il diniego della sospensione condizionale e la concessione delle circostanze attenuanti generiche, in quanto queste ultime si riferiscono al fatto-reato, mentre il beneficio in questione riguarda il futuro comportamento del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/05/2015 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIRIELLO ANTONELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI GIUSEPPE, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Torino, con sentenza dell'8 maggio 2015, ha conferma…

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