Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione autonoma di Bolzano, ha stabilito che: 1. In caso di concessione edilizia rilasciata a favore di più comproprietari, la domanda di proroga del termine per l'ultimazione dei lavori deve essere presentata congiuntamente da tutti i titolari originari della concessione e da tutti i comproprietari risultanti dal libro fondiario, non essendo sufficiente la sola sottoscrizione di alcuni di essi. Il Comune ha l'onere di verificare la legittimazione dei richiedenti e accertare se essi siano i proprietari dell'immobile oggetto dell'intervento costruttivo o abbiano un titolo di disponibilità sufficiente per eseguire l'attività edificatoria. 2. La proroga del termine per l'inizio e l'ultimazione dei lavori può essere concessa solo per fatti estranei alla volontà del concessionario che siano sopravvenuti a ritardare i lavori durante la loro esecuzione. La mera pendenza di un ricorso giurisdizionale avverso la concessione edilizia, senza la sospensione della stessa, non costituisce un fatto idoneo a giustificare la proroga, in quanto non rappresenta un ostacolo all'esecuzione dei lavori. 3. L'annullamento della proroga della concessione edilizia, disposta prima del 31 gennaio 2020, determina la caducazione automatica della concessione edilizia stessa e delle successive proroghe, rendendo improcedibile il ricorso avverso la concessione edilizia e le successive proroghe per sopravvenuta carenza di interesse.