L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo è legittimo e non può essere escluso dalla mera possibilità di sanare l'abuso in futuro. L'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, che comporta l'acquisizione dell'opera abusiva al patrimonio comunale, non ha carattere provvedimentale ma di mero accertamento di fatti la cui conseguenza deriva direttamente dalla legge. Pertanto, l'impugnazione di tale atto di accertamento non può essere diretta a contestare la legittimità dell'ordine di demolizione, ma solo a verificare la sussistenza delle condizioni di legge per l'acquisizione dell'opera abusiva al patrimonio comunale. L'imprecisione nella data di notifica dell'atto di accertamento non ne inficia la validità, essendo sufficiente che l'atto sia pervenuto nella sfera di conoscenza del destinatario. Infine, la domanda di accertamento del diritto di proprietà rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. f) c.p.a.