La revoca di concessioni di beni pubblici e di pubblici servizi, affidate in via provvisoria a un consorzio, rientra nella competenza della Giunta regionale e non può essere adottata dal dirigente regionale, in quanto costituisce un atto di disposizione del demanio regionale che, ai sensi dello Statuto regionale, è riservato all'organo di indirizzo politico-amministrativo. Pertanto, il provvedimento di revoca adottato dal dirigente regionale è illegittimo per difetto di competenza, a prescindere dalla valutazione degli ulteriori profili di illegittimità dedotti dal consorzio concessionario. La competenza del dirigente regionale, prevista in via generale dalla normativa statale sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, non può trovare applicazione in materia di disposizione del demanio regionale, rientrante nella potestà legislativa residuale delle Regioni ai sensi dell'art. 117, comma 4, Cost. Conseguentemente, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento di revoca adottato dal dirigente regionale, fermo restando il potere della Giunta regionale di adottare un nuovo provvedimento nel rispetto della competenza attribuita dalla legge.