Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33757 del 2 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:33757PEN

Massima

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Il possesso di beni di provenienza furtiva da parte dell'imputato, anche se custoditi in luoghi di cui non abbia la piena disponibilità, può integrare il reato di ricettazione, qualora il giudice di merito, attraverso una valutazione logica e coerente delle risultanze istruttorie, accerti che l'imputato fosse a conoscenza della provenienza illecita dei beni e ne avesse comunque la disponibilità, anche se non in via esclusiva. Il giudizio di merito sulla sussistenza degli elementi costitutivi del reato, fondato su una motivazione esente da vizi logici, è incensurabile in sede di legittimità, non potendosi sostituire la valutazione del giudice di legittimità a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o irrazionalità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Giacomo - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2551/2012 CORTE APPELLO di ANCONA, del 13/06/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/07/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO FILIPPINI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALSAMO Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in da…

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