Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51896 del 14 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51896PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non richiede necessariamente una formale investitura o la commissione di reati-fine funzionali agli interessi del sodalizio, essendo sufficiente la stabile ed organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del gruppo, da valutarsi sulla base di una lettura unitaria degli elementi rivelatori di un suo ruolo dinamico all'interno dello stesso. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, se convergenti sui fatti essenziali, possono costituire valido supporto indiziario anche in assenza di riscontri esterni ulteriori, purché le stesse siano sufficientemente precise, definite e reciprocamente indipendenti. La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. può essere superata non solo in presenza di una prova positiva dell'avvenuta rescissione del vincolo associativo, ma anche in considerazione di specifici elementi che facciano ragionevolmente escludere la pericolosità del soggetto sottoposto al processo, come l'accertamento di un consistente ed effettivo allontanamento dell'indagato dalle dinamiche del sodalizio, valutato anche in relazione al tempo trascorso dai fatti addebitati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 23/03/2017 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Pinelli Mario Maria Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chiedendo l&#…

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